Capitolo centoventicinque

Genevieve era seduta su un cornicione di pietra che dava sul grande giardino di fiori dietro l'immensa tenuta di Alessio. Erano passate otto ore da quando Matteo era partito. L'aereo era atterrato due ore fa. Fissava il suo telefono con rabbia, le dita dei piedi che rimbalzavano mentre aspettava la ...

Accedi e continua a leggere