Capitolo diciannove — Il muro

Eira era seduta sul bordo del letto, le braccia strette intorno a sé. La pallida veste che le avevano fatto indossare sembrava più un sudario che un abito, con il pizzo ricamato che le graffiava la pelle. Aveva lo stomaco in un nodo. Il cuore, un rullante impazzito.

Continuava a pensare allo sguard...

Accedi e continua a leggere