Realizzazione inquietante

“Amico, svegliati!” Enzo bussò alla porta di Caspian. Era quasi mezzogiorno e non era da Caspian dormire tutto il giorno. Finalmente aprì la porta. Quando entrò nella stanza, trovò il re svenuto nel suo letto. La stanza puzzava di alcol e sesso.

Accanto a Caspian c'era una donna dai capelli neri. Delilah. "Enzo, non dovresti disturbarci," disse allungandosi. Lui sbuffò: "Non dovresti essere qui. Ti suggerisco di andartene prima che si svegli." Lei rotolò giù dal letto raccogliendo i suoi vestiti prima di andarsene. "Bastardo" sibilò passando accanto a lui. "Satana" ribatté lui, facendola fermare, bocca aperta per lo shock, e guardarlo con occhi sgranati. "Come osi chiamarmi così! Sono figlia di un alfa!" Esclamò. "Hai ragione, è offensivo per Satana." Disse lui. Delilah ansimò e corse fuori dalla porta.

Enzo fissava il re, incerto su cosa fare per primo, quando finalmente Gabriel entrò.

“Oh, ma guarda cosa ha trascinato il gatto” disse Gabriel entrando nella stanza del re con un caffè in mano. “Non l'ha solo trascinato dentro, l’ha mangiato, defecato e coperto di sabbia.” Disse Enzo, guardando stancamente il re sdraiato sul letto.

“Bene, alzati e splendi, sole!” Disse Gabriel tirando indietro le coperte.

Caspian ringhiò al suo beta in risposta ma non si mosse per alzarsi.

Gabriel sparì nel bagno, riemergendo un minuto dopo con un bicchiere d'acqua. Avvicinandosi al letto, lo gettò su Caspian.

Caspian balzò in piedi con i pugni alzati e la rabbia negli occhi. "Oh bene, sei sveglio." Disse Gabriel, indifferente al comportamento aggressivo del re. "Consideriamolo solo un inizio anticipato di una doccia MOLTO necessaria." Il re si sedette sul bordo del letto.

“Puzzi come se avessi deciso di fare il bagno in un mucchio di letame e dato che sento tracce di Delilah qui dentro… Potresti anche averlo fatto.” Disse Gabriel.

"Ho avuto il piacere di parlare con la diavolessa quando sono entrato." Borbottò Enzo.

Caspian sospirò, guardando il suo beta e gamma. Prese con gratitudine il caffè dalle mani di Gabriel e sorseggiò. “Allora ci dirai cosa è successo la scorsa notte o ci lascerai mettere insieme i pezzi?” Chiese Gabriel con un sopracciglio alzato.

Semplicemente “Whiskey. Molto Whiskey. Abbastanza da farmi dimenticare che Delilah era Delilah a quanto pare.” Disse Caspian con il mal di testa che finalmente si stava attenuando.

“Sai che ora andrà in giro per il palazzo come se fosse la regina, vero?” Disse Enzo.

“Ughh” gemette Caspian. Fin da quando erano bambini, Delilah aveva fatto della sua missione di vita diventare regina. Suo padre era un membro del consiglio degli advisor e lei passava molto tempo al palazzo negli anni. Conosceva la sua ambizione ma teneva le distanze, tranne quando si ubriacava a tal punto da perdere il senso. “Me ne occuperò più tardi.” Disse finendo il suo caffè.

La caccia ai rinnegati era stata un fallimento. Avevano trovato qualche traccia ma non avevano visto un solo rinnegato. Questo lo frustrava così tanto che era tornato a casa e aveva cominciato a bere. Nel frattempo Delilah era in qualche modo entrata in scena. Come fosse arrivata lì era ancora un po' confuso. Probabilmente meglio non ricordare.

Si frustrò di nuovo ricordando la pattuglia infruttuosa. "È successo qualcosa di nuovo da ieri sera?" chiese.

"No, la tempesta ha lavato via le tracce e la pattuglia mattutina non ha trovato nulla fuori posto." Lo informò Enzo.

"Va bene, farò una doccia e vi raggiungerò di sotto presto." Disse il re. Gabriel ed Enzo annuirono e poi uscirono, soddisfatti del lavoro svolto.

Caspian sperava che una doccia potesse lavare via il ricordo della notte precedente, ma invano.

Dopo la doccia, si trascinò verso l'armadio, mettendosi i vestiti con poca convinzione. Dopo un rapido controllo allo specchio decise che il suo stato di post-sbornia non sarebbe migliorato.

Aprendo la porta della sua stanza, il cuore gli saltò un battito. Si immobilizzò. C'era qualcosa nell'aria, non sapeva cosa. Inalò.

I suoi occhi si spalancarono il più possibile. Quel profumo. Era così allettante, niente aveva mai avuto quell'odore prima, ma era debole. Vecchio.

Dopo qualche battito di cuore tornò in sé. C'era solo una cosa che poteva essere. La sua compagna. La sua compagna era stata lì... e lui era stato lì con Delilah. Imprecò sottovoce.

Doveva trovarla! La sua mente annebbiata divenne improvvisamente cristallina. Si mise a correre. Cercava. La seguì fino al giardino dove la perse.

"No! No! No!" Urlò. Aveva aspettato tutti questi anni per la sua compagna e ora era svanita nel nulla.

Gabe! Enzo! collegò mentalmente il beta e il gamma.

Cosa!?! risposero entrambi spaventati dal panico nella sua voce.

Trovatela! ordinò.

Chi? chiese Enzo.

La mia compagna! disse il re, frustrato. Ringhiando.

Che diavolo...? Dove sei? rispose Gabe.

Sia il Beta che il Gamma si misero immediatamente in azione. Dopo aver corso al fianco di Caspian, dispersero l'intera Guardia Reale per cercare la misteriosa femmina. Quando arrivarono in cucina però, l'odore di Alexia era stato ben coperto dal personale impegnato.

Dopo ore e ore di ricerca nei terreni del palazzo, non trovarono nulla. Gabriel, Enzo e Caspian si diressero nell'ufficio di Caspian. Gabriel preparò da bere per tutti e tre dal minibar, consegnando il bicchiere a Enzo e facendo scivolare quello di Caspian verso di lui.

Seduto alla sua scrivania, Caspian riusciva a malapena a funzionare. "Devo trovarla" fu tutto ciò che riuscì a dire.

"La troveremo" disse Enzo cercando di calmare il re.

"M-ma se mi avesse sentito con Delilah? Dio, è terribile..." mormorò.

"Andrà tutto bene" provò di nuovo Enzo.

Afferrando il bicchiere e scagliandolo contro il muro facendolo andare in frantumi, Caspian urlò "È terribile! Cosa farò?" si fermò calmando "Non riesco a pensare a un modo peggiore perché la mia compagna mi trovi. Non so nemmeno chi sia..."

"Prima" disse Gabe prendendo il comando. "Prima, vediamo chi c'era nel palazzo questo weekend. Ok? Va bene?"

"Sì" respirò Caspian annuendo.

Enzo collegò mentalmente le guardie e fece portare i registri. "Ok, vediamo" disse.

Esaminando i file "Bene! sono stati fatti dei lavori nel palazzo durante la tua assenza, ma erano tutti maschi. Hmm... Ah! Famiglie di Alpha hanno visitato in preparazione per l'Addestramento alla Leadership. Controllando dove alloggeranno e così via. E..." disse Enzo scorrendo i registri "Sembra che tuo fratello abbia avuto degli amici, ma questo è tutto. Facile da restringere."

"Quindi molto probabilmente è in una famiglia di Alpha." disse Gabe. Caspian ancora incapace di pensare chiaramente ma disse. "Va bene dammi la lista, andrò in ciascuno di quei branchi finché non la troverò."

"Potresti fare così..." disse Enzo con cautela. "ma le visite reali sono molto onerose per i branchi e probabilmente avresti bisogno di una ragione per la tua visita..."

"Perché non portiamo i branchi qui? Come un evento." intervenne Gabe. "Un ballo magari, per gli Alpha e le loro famiglie prima dell'addestramento alla leadership. In questo modo non sarà sospetto o desterà sospetti e tu potrai cercarla."

"Facciamo così" concordò Caspian.

"Inizierò subito" disse Gabe uscendo dalla stanza. Caspian sospirò di sollievo. L'avrebbe trovata. Doveva.

Capitolo precedente
Capitolo successivo