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Feci un passo indietro, misurato, fissandolo dritto negli occhi. «Ti dispiacerebbe dirmi che cosa ci fai in camera mia?» chiesi.

Lo sguardo di Kenzo saettò verso il mio telefono appoggiato sul comodino, la sua espressione tagliente. «Non hai risposto alla mia domanda» sibilò.

Strinsi le dita a pugno...

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