158

Erano passate da poco le otto quando tornai nella stanza di Kenzo. Giaceva spaparanzato sul letto, il suo corpo deliziosamente scolpito a malapena nascosto dalle lenzuola sottili. Non appena entrai, si mosse e le labbra gli si incurvarono in un sorriso malizioso mentre mi faceva cenno di raggiungerl...

Accedi e continua a leggere