CAPITOLO 36

DARIUS

Spalancai le porte del balcone e uscii nell’aria notturna, lasciando che il freddo mi mordesse la pelle.

L’odore del suo sangue secco sul piede mi era rimasto addosso, inebriante, e si insinuava sotto il mio autocontrollo come un parassita.

Serrai la mascella. Ogni istinto mi urlava di...

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