Centotrentasei

Mi svegliai urlando.

Non fu un risveglio delicato, di quelli che restano gentili in gola. No—questo era un singhiozzo strappato crudo dal mio petto, pieno di acqua e paura.

"Cecilia!" ansimai, artigliando le lenzuola. La mia pelle era appiccicosa. La mia gola bruciava.

La stanza buia girava mentre i...

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