Trecentocinquantadue

Il tuono rimbombò così forte che fece tremare i vetri della casa. All'inizio non mi accorsi nemmeno di essere nel mio studio, chino sul mio tavolo da lavoro, con le dita sporche di grafite e il ronzio della macchina da cucire ancora fresco nelle orecchie. Ero perso nel ritmo tranquillo della creazio...

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