Cinquantadue

Stavo ancora stringendo le chiavi che James mi aveva dato quando entrai in casa. Le mie dita, fredde nonostante il caldo del primo pomeriggio, si serrarono ancora di più attorno al freddo metallo. Ogni passo che facevo rimbombava nel silenzio, il corridoio troppo grande e troppo lucido per sembrare ...

Accedi e continua a leggere