Capitolo 116

Jack mi incontrò al nostro solito posto dopo scuola, appoggiato al lampione con le braccia incrociate e un cipiglio sul volto.

“Pronto?” sbottò.

Ero perfettamente in orario, ma non mi preoccupai di dirlo. Comunque, era lui quello che continuava a dimenticare o a fare tardi.

“...

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