212. «Sono tuo». (+18)

Abraham preme la fronte contro il lato della mia testa, il suo corpo intero aderente al mio, il suo respiro caldo e irregolare che sfiora la mia tempia. Il suo cazzo, così duro e caldo, pulsa con un bisogno che già conosco, spingendo tra le mie cosce bagnate, strusciando, i suoi fianchi che si muovo...

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