96

Clarisa mi fissava, calma, rilassata—come se fossimo in un dannato caffè, sorseggiando un caffè, facendo una conversazione normale. Come se non mi stesse raccontando un sacco di stronzate in tempo reale. Come se io non stessi lì, ascoltando le sue parole, sapendo che erano sbagliate, sapendo che sta...

Accedi e continua a leggere