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ALEXANDER

Vanessa stava davanti a me, la colpa impressa sul viso, ma non avevo voglia di preoccuparmene. Il mio corpo vibrava di furia, i pugni stretti così forte che le nocche erano diventate bianche. Il cuore tuonava come un tamburo da guerra nel petto, e il respiro era ruvido, ansimante. Raina no...

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