Fusione

Lei

Camminavo lungo il corridoio dopo la mia terza lezione, con lo stomaco che si contorceva per i nervi. Non riuscivo a pensare ad altro per tutto il giorno se non ai suoi occhi verde scuro e al suo sguardo penetrante nei miei mentre le sue labbra morbide toccavano il palmo della mia mano.

Ero stata con Micah per circa un anno e non mi aveva mai fatto tremare il cuore come quando mi guardava. Scossi la testa mentre entravo nella mensa, dovevo rimettermi in sesto.

“Ehi! Inesa, giusto?”

Davanti a me c'era una bellissima ragazza dai capelli rossi e occhi verdi. Samarah. Annuii, sorridendo timidamente a lei e poi a Kayla e Mia.

“Vuoi sederti con noi?” Kayla mi offrì, le mani che stringevano il vassoio di cibo che portava.

Fronteggiai, guardando di nuovo Samarah, “Vuoi che mi sieda con voi?”

Samarah rise, “Sì. Dai, non mordiamo.”

Ne dubitavo seriamente, ma non c'era nessuno a salvarmi. Nessuno a distrarmi con una conversazione e tirarmi in un'altra direzione. Presi un vassoio e le seguii al loro tavolo vuoto.

Ci sedemmo in silenzio per un momento, e i miei occhi volavano tra Samarah e Kayla mentre mi guardavano. Mia era troppo concentrata sul suo telefono per alzare lo sguardo e unirsi all'interrogatorio.

“Abbiamo sentito tutti di Micah e Liz,” Samarah sorrise, anche se cercava di sembrare dispiaciuta.

Ah. Eccolo lì.

“Duro,” Kayla annuì, prendendo un sorso dalla sua bibita.

Fronteggiai, mordendomi l'interno della guancia. Non avevo mai parlato con loro prima, eppure eccomi lì, ad ascoltarle parlare del mio cuore spezzato.

“Siamo totalmente dalla tua parte,” Samarah si scostò i capelli rossi dalla spalla, facendo un gesto verso di me, “I traditori sono terribili.”

Mia mise giù il telefono, “Ancora peggio quando lo fanno con la tua migliore amica.”

“Umm,” Il mio stomaco si contorse violentemente. Capivo dal modo in cui mi guardavano che avevano spettegolato su di me tutto il giorno prima, lo sapevo. Probabilmente erano tutte troppo felici di parlare della vita di qualcuno che andava in pezzi.

“Ciao, ciao,” Mia sorrise scherzosamente, i suoi occhi seguendo qualcuno che era appena entrato nella mensa.

“Delizioso.” Aggiunse Kayla.

“Ragazze!” Samarah rise, anche i suoi occhi seguendo la linea di vista di Mia.

Mi voltai, il respiro che mi sfuggiva dai polmoni quando vidi Kian entrare nella mensa. Andò in un angolo e si sedette da solo, appoggiando i piedi su una seconda sedia. Si mise le cuffie e appoggiò la testa contro il muro, i suoi occhi incrociando i miei.

Mi voltai di nuovo verso il gruppo di ragazze, cercando di nascondere il rossore sul mio viso.

Samarah alzò un sopracciglio infastidita, “Hai incantato anche lui?”

Fronteggiai, tirando indietro la testa per l'ovvia frecciata. “Cosa?” sussurrai.

"Sto solo dicendo. Fai la tua scelta, ragazza. Sei con il cuore spezzato per Micah, o sbavi per Kian?"

Kayla e Mia la guardavano con occhi spalancati e io annuivo dolcemente, prendendo il mio vassoio mentre mi alzavo, "Sì, va bene," scrollai le spalle.

Mi girai verso la mensa, senza trovare nessuno con cui sedermi. Il cuore mi batteva forte nel petto, l'ansia riempiva i palmi delle mani di sudore. Chiusi gli occhi per un momento, inspirando lentamente per calmare i nervi.

Mi dimenai le dita dei piedi nelle scarpe e volevo urlare, ma in qualche modo riuscii a dirigermi verso di lui. Si irrigidì quando mi vide, e non riuscivo a leggere lo sguardo scuro nei suoi occhi. Stava cercando di dirmi di stargli lontano?

Abbassò i piedi dalla sedia e si sedette dritto, la gamba che rimbalzava nervosamente sul pavimento.

"P-posso sedermi con te?" sussurrai. Volevo alzare gli occhi al cielo per me stessa. Sembravo così piccola. Così spaventata.

Lui annuì rigidamente, il pomo d'Adamo che si muoveva nella gola. Tolse le cuffie dalle orecchie, guardandomi sedere di fronte a lui, gli occhi spalancati in quello che sembrava panico.

"Grazie, non ho esattamente amici con cui sedermi," lasciai uscire una risatina leggera.

Deglutì, guardando oltre la mia spalla verso il tavolo delle tre minion con cui ero appena stata seduta, "Liz non è tua amica?"

La domanda mi fece venire la pelle d'oca e mi stropicciai le braccia con la mano. Come faceva a sapere chi era Liz?

"N-non hai sentito?" Le mie guance si riscaldarono e mi morsi il labbro per impedirmi di crollare.

Alzò un sopracciglio e serrò la mascella, scrollando le spalle, "Ti sembra che ci sia qualcuno che mi dice qualcosa?"

Ridacchiai, "No." Scossi la testa e aggrottai la fronte, guardando verso il vassoio di pasta disgustosa della mensa, "Uh, Liz, lei uh- beh, Micah- lui - ha detto che era ubriaco- e-"

"Ti ha tradito?" Sembrava arrabbiato, facendomi spostare gli occhi su di lui. Si era avvicinato, i suoi occhi che correvano lungo il mio viso e sentii il calore sulle guance.

Guardai di nuovo verso il mio vassoio, annuendo, lasciando finalmente tremare le labbra con le emozioni che dovevo ancora elaborare. Fui colta alla sprovvista dalle sue dita sul mio mento e mi irrigidii, guardando di nuovo nei suoi occhi. Dio. Pensavo che Micah fosse bello, ma Kian. Kian stava sciogliendo la mia pelle con il suo sguardo.

"Al diavolo lui. Non ti merita. Non ti ha mai meritato."

Scrollai le spalle e lui si allontanò, sedendosi di nuovo con la testa appoggiata al muro.

"Immagino che l'amore renda ciechi." Risi.

Si irrigidì, afferrando lo zaino e alzandosi rapidamente, "Sì, ci vediamo in giro."

Se ne andò, e lo guardai andarsene con le labbra aperte dallo shock. Finalmente tornai alla realtà, notando quanto fossero sudate le mie mani, quanto fossero tese le mie gambe e quanto forte mi battesse il cuore nel petto.

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