Capitolo 232

Era quel ghigno lento e oscuro di Damon che preannunciava sempre qualcosa di sporco.

Allungò una mano di lato e tornò con una piccola bottiglia dorata.

Miele.

Miele scuro, denso, che colava.

«Cosa… cosa stai…» ansimai, ma lui lo stava già versando.

Lo sciroppo caldo e dorato mi colpì il seno in lent...

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