Capitolo 145

Mi coprii subito le orecchie non appena sentii quella voce, perché lo capii all'istante: era un incubo.

«Perché non mi lasci in pace?!» urlai, con il corpo scosso dai tremiti. Era un sogno, eppure la paura che provavo era troppo intensa e realistica. «Ho capito. Sono la ragione per cui sei morto, ma...

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