Capitolo 148: In mani nemiche

Alexander stava nella sala di sorveglianza, i pugni stretti, lo sguardo fisso sullo schermo. Respirava pesantemente e la sua mascella era così tesa che sembrava pronta a spezzarsi. Isabella, accanto a lui, aveva le mani sul viso, il petto che si alzava e si abbassava con disperazione.

Uno degli uom...

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